LA SUA STORIA
ALESSANDRO
LA SUA STORIA
Alessandro nasce il 10 aprile 2001.
È un bambino allegro, sempre sorridente, molto buono, generoso e disponibile con tutti.
Vive la sua vita con entusiasmo, ha sempre voglia di fare qualcosa, gli piace stare insieme agli altri, avere amici con cui divertirsi e condividere passioni e idee.
È molto legato alla sua famiglia, adora il fratello Andrea più grande.
E’ sempre pronto per un abbraccio, un gesto affettuoso, trova sempre il modo per dimostrare il proprio affetto e i propri sentimenti a chi gli sta accanto.
Si impegna con tenacia in tutto quello che fa, ha tanti interessi.
Inizia con il nuoto, studia chitarra, balla hip hop per qualche anno insieme ad un gruppo di compagni di classe, divertendosi moltissimo.
Ama il mare, anche per le sue origini genovesi, ma forse ancor di più la montagna, sia d’inverno che d’estate. San Candido, in Alto Adige, è la sua meta preferite per le vacanze!
A partire da ottobre 2010, forse anche seguendo la passione giovanile del papà, inizia a giocare a basket, con il Pass Roma prima e il Pro Club poi.
A scuola è un ottimo studente, curioso e brillante, decide di iscriversi al Liceo scientifico Augusto Righi ed è entusiasta della sua scelta.
Adora mangiare bene, è un goloso di dolci ma non solo, di cose buone sicuramente. Sue grandi passioni sono il tiramisù, che ama preparare e gustare insieme alla famiglia e agli amici, i dolci e il gelato, soprattutto con tanta panna, le meringhe, i cannelloni al forno, le lasagne, e tante altre prelibatezze. Spesso, a casa, chiede alla mamma di preparare insieme un piatto, stare in cucina lo diverte tantissimo!
Ascolta spesso musica, in modo particolare è appassionato di musica pop americana.
Per non parlare delle serie TV, che guarda e riguarda a volte per ore, facendo anche un po’ inquietare i genitori, Grey’s Anatomy prima fra tutte!
E’ dotato di una intelligenza vivace, ed ha un senso etico molto sviluppato, non tollera le ingiustizie e i comportamenti ispirati all’arroganza e alla prevaricazione.
Verso la fine del 2014, Ale inizia ad accusare un fastidio al ginocchio sinistro, nemmeno un vero e proprio dolore, ogni tanto se ne lamenta, ma non gli dà importanza, lui vuole continuare a giocare, a correre, non si ferma mai.
Ale compie 14 anni il 10 aprile 2015.
La mattina del 27 aprile 2015 interrompe i sogni di Ale e quelli della sua famiglia, dei suoi amici, di tutti quelli che gli vogliono bene.
La diagnosi è immediata, ed è terribile: osteosarcoma.
Ale smette di correre, smette di giocare a basket, anche per camminare deve sempre usare le stampelle.
La sua vita, all’improvviso, da un minuto all’altro, è travolta da qualcosa di enorme, tutto diventa assurdo e incomprensibile.
Dopo tutti i primi doverosi accertamenti, il 30 giugno 2015 subisce un importante intervento chirurgico, con cui gli viene asportato il tumore, ma anche quasi tutto il femore e gli viene installata una protesi.
Seguono tre anni di cure, tutte quelle possibili, per cercare di sconfiggere la malattia, che, a momenti, dopo un ciclo di terapia sembra indebolirsi e fermarsi, ma dopo poco tempo si ripresenta più aggressiva di prima.
E’ sottoposto a innumerevoli cicli di chemioterapia, un trattamento di adroterapia presso il CNAO di Pavia, la radioterapia. Viene sottoposto ai test per tentare anche la strada dell’immunoterapia che purtroppo non risulta percorribile in quanto non compatibile.
Affidandosi con piena fiducia all’equipe del Prof. Roberto Biagini e a quella della Dott.ssa Virginia Ferraresi presso l'Istituto Nazionale Tumori "Regina Elena" - IFO di Roma, la sua famiglia chiede comunque pareri e consulti ovunque, anche all’estero.
Ale non si lamenta mai, dimostra una forza d’animo sorprendente per un ragazzo di quell’età, sopporta tutto, dolore, stanchezza, paura, anzi spesso si preoccupa perché non vuole condizionare la vita di chi gli sta accanto.
Compatibilmente con le terapie e i ricoveri ospedalieri molto frequenti, vuole ostinatamente continuare a vivere la sua vita, non vuole perdersi nulla, continuando ad andare a scuola e a frequentare gli amici. Non molla mai.
Pensa anche alle vacanze estive, ha voglia di andare al mare, invitare i suoi amici per trascorrere giorni sereni, nonostante tutto.
Fino all'ultimo, continua ad immaginare la sua vita nel futuro, pensa all’esame di maturità che avrebbe dovuto affrontare l’anno successivo, ai test per l’ammissione al corso di laurea in medicina, perché, tra gli altri, aveva un desiderio, diventare pediatra per curare i bambini, che amava in modo particolare. Avrebbe voluto avere una famiglia con tanti bambini…
E ha sempre e comunque un meraviglioso sorriso per tutti!
Ale è andato via il 25 maggio 2018, un venerdì pomeriggio, alle 16.40.
Il suo cuore ha ceduto dopo una lotta disperata per sostenere un fisico che era ormai divorato dalla malattia.
Ha lasciato un vuoto incolmabile nella vita di tutti quelli che lo hanno conosciuto e amato.
Era solito dire queste parole "Solo se ti rende felice".
E tutti noi, che lo abbiamo amato moltissimo, e continueremo ad amarlo per sempre, vogliamo pensare che, ovunque lui si trovi adesso, sia comunque felice e conserviamo con cura il suo sorriso splendente nel nostro cuore per sempre!